Dalla pratica della consapevolezza ho imparato che fare qualcosa che non ci fa sentire bene, se scelto consapevolmente e praticato in modo controllato, può portare a un risultato positivo.
Io da un po’ di tempo fatico a concedermi del riposo senza sentirmi in colpa di non usare il mio tempo in modo più produttivo. Nell’impormelo mi ricordo che anche io ho diritto al dolce far niente per riprendere fiato e a funzionare in modo normale. Il problema però è proprio questo: quando mi concedo del riposo mi risulta difficile ricominciare a funzionare in modo normale. È come se mi arrugginissi.
Ieri pomeriggio, complice la giornata festiva, ci ho riprovato: mi sono sdraiata sul divano e ho guardato due film su Netflix. Il risultato?! Misto: ho avuto inizialmente dei sensi di colpa che sono poi scomparsi quando mi sono ripetuta che la mia scelta di riposare era consapevole. Addirittura nel mezzo del secondo film è cresciuta la mia motivazione nell’intraprendere un altro tipo di attività meno passiva una volta finito di guardarlo. Mi sono ritrovata così a funzionare in modo normale senza quella sensazione di essere arrugginita.
Scegliere in modo consapevole ci porta a sentirci in pace con noi stessi anche quando ci concediamo qualcosa di insolito perché quello che compiamo è frutto di una decisione ponderata che saremo in grado di motivare anche davanti al giudice più severo che esiste: la nostra coscienza.