Impara a stare con le tue emozioni

Le emozioni sono come rondini: volano a turno sopra di noi. È nostro compito non permettergli di costruire un nido sulla nostra testa.

Se c’è una cosa che ho imparato praticando la consapevolezza è lo stare con le mie emozioni più scomode. Sono in grado di riconoscerle e di lasciargli uno spazio da me definito. So concentrarmi sul respiro riportandomi al momento presente. Sono in grado di non lasciarmi trasportare nel loro vortice ma di rimanere a galla.

Ieri mi sono accorta di questi miei progressi. Provavo ansia e sono stata capace di conviverci per qualche momento. Ho ascoltato della musica dolce, concentrandomi sulle parole dei testi. Ho respirato, guardato il sole e, piano piano, l’intensità della mia ansia ha iniziato a diminuire. Mi sono affidata al corso della vita perché la mia ansia era legata a una situazione che io non potevo controllare e di questo ne ero consapevole.

Gestire le proprie emozioni imparando a conviverci credo sia un segreto del diventare adulti. A scuola purtroppo non ce lo insegnano ma ci pensa la vita a farlo.

Io ti auguro di trovare strategie per convivere con i tuoi mostri non alimentandoli ma facendoli diventare il più piccoli possibile grazie alla consapevolezza. Ti auguro soprattutto di non essere mai troppo orgoglioso per chiedere aiuto.

Ieri, sollevata per aver gestito bene la mia ansia

Goditi il momento

A volte tutto ciò di cui hai bisogno di fare una pausa dal sentiero logoro che stai percorrendo, sdraiarti con gli occhi rivolti verso il cielo, intrecciare le dita dietro la tua testa e goderti la grazia intorno a te.

Leo Christopher

Siamo spesso così presi dai nostri impegni e dai nostri obiettivi, che cerchiamo con ostinazione di raggiungere, che ci dimentichiamo di apprezzare il momento nel quale ci troviamo. Basta scendere dalla ruota della vita, che continua a girare anche se noi non ne siamo più a bordo, e fermarci ad ammirare il nostro ambiente attuale.

Abbiamo sempre tutto ciò di cui abbiamo bisogno dobbiamo solamente esserne più consapevoli.

A me, ad esempio, in estate piace sdraiarmi su un prato, con una coperta, guardarmi intorno e lasciare scorrere i miei pensieri concedendomi una pausa, magari accompagnata dalla lettura di un libro. In questo semplice gesto è nascosto un senso più profondo che per me è quello dell’arte di sapersi godere la vita.

Al parco dell’università di Stoccarda

Stai nel presente

Quando è stata l’ultima volta che hai guidato la tua macchina, sei andato in bicicletta o hai preso un treno in silenzio? Quando è stata l’ultima volta che eri totalmente immerso nell’attività che stavi svolgendo senza distrazioni? Puoi provare a essere un po’ più presente nel momento? Chissà cosa ci troverai.

Jay Shetty

Essere nel presente: una capacità che io cerco sempre di più di fare mia. Nonostante i miei tentativi però mi ritrovo proiettata o verso il passato o verso il futuro. La pratica della consapevolezza è un processo continuo: si ha sempre qualcosa da imparare. Essere presente nel momento attuale è il più grande regalo che ci possiamo fare perché ci permette di vivere la nostra realtà a pieno.

La frase originale di Jay Shetty nella app di Calm

Il domani non è scontato

Ieri mi è successo di nuovo: non sopportavo di stare nella mia pelle. Avevo la luna storta e qualsiasi cosa io facessi non mi rendeva felice né tanto meno riuscivo a motivarmi a intraprendere attività in grado di migliorare la mia condizione d’animo. L’unica cosa capace di darmi pace era il pensiero di arrivare a sera, mettermi a letto, dormire e sperare oggi in un giorno migliore.
Oggi però, se ci ripenso, mi arrabbio con me stessa perché il domani non è scontato. Non è automatico aprire gli occhi al suono della sveglia e vivere un nuovo giorno con la possibilità che questo sia migliore del precedente.
Io mi occupo di consapevolezza da anni ma, a volte, sono davvero un disastro nel metterla in pratica. Lo so, sono una persona e, in quanto tale, faccio errori. Mi auguro però di vivere sempre il presente nel modo migliore possibile.
Sulla mia scrivania al lavoro c’è, sotto il mio monitor, una cartolina che riporta in tedesco la frase: “Ora è il miglior momento”. L’ho posizionata lì dopo aver fatto un corso sulla consapevolezza e la resilienza in ufficio, come incoraggiamento a vivere bene nel mio presente. Ieri però ero in smart working e il reminder purtroppo non ha funzionato.
Non abbiamo altro che il momento attuale ed essere padroni dell’arte di vivere è saper rendere il presente un bel posto in cui stare. Sono sicura mi capiteranno altri giorni nei quali non sopporterò essere io, spero solo di ricordarmi di questi pensieri e di essere in grado di cambiare il mio umore praticando attività che nutrono la mia anima e non aspettando un domani che non è detto arrivi.

Accorgermi dei cambiamenti della natura nel mio giardino: questo mi mette a posto.

Pitturare il diavolo sulla parete

Durante la mia vita ho sofferto molte catastrofi inimmaginabili. La maggior parte delle quali non si è mai avverata.

Mark Twain

Quante volte ci troviamo intrappolati nella nostra testa a immaginarci scenari apocalittici sul nostro futuro? Progettiamo e viviamo nella nostra mente tutto nei minimi dettagli, poi però affrontiamo la temuta situazione e ci accorgiamo che prende una piega differente se non addirittura inaspettatamente migliore.

In tedesco c’è un modo di dire che a me fa sorridere perché rende veramente bene l’idea: “Den Teufel an die Wand malen”. La sua traduzione letterale è “Pitturare il diavolo sulla parete” che come concetto in italiano corrisponde a “Fasciarsi la testa prima di cadere”. Io in questa disciplina vado forte e non è assolutamente qualcosa di cui essere fieri.

A volte mi faccio talmente prendere dalla testa che mi paralizzo e non intraprendo più alcuna azione. Con il tempo, ho imparato a trattarmi con gentilezza quando mi accade di farmi prendere dai miei pensieri a spirale. Questo istinto primordiale infatti può essere governato e ha a che fare con una mancanza di fiducia in se stessi e nel sistema.

Se capita anche a te di venire travolto dal vortice dei pensieri negativi, fai un passo indietro, valuta la situazione con obiettività, fai un bel respiro e vai avanti. Non nascondere la testa nel guscio. Affronta con consapevolezza la situazione che ti condiziona e vedrai che girerà in un altro modo rispetto a quello di cui ti preoccupi tu. E se invece non dovesse essere così? Credi nella tua forza: sarai in grado di affrontare anche questa sfida. L’universo infatti pone delle sfide solo a chi ha i mezzi giusti per gestirle. Coraggio!

Dentro a questa grotta buia si nasconde una delle più belle cascate che io abbia mai visto. Vale sempre la pena attraversare il buio.

Imparare a stare con le emozioni difficili

Questa settimana ho fatto fatica. Sicuramente capita anche a qualcuno di voi di trovare difficile stare nella propria pelle. Sentire una pesantezza sullo stomaco e non sopportare il proprio modo di essere in quel momento. 

Ieri per me era una giornata così. Sarei voluta uscire dal mio corpo e darmi uno scossone. Per non stare ferma nei miei pensieri pesanti ho deciso di agire. Uscire dopo il lavoro, andare a camminare nei campi in compagnia e lasciare spazio a miei pensieri esprimendoli in parole. Non potevo scegliere medicina migliore. Ha funzionato!

Più si cresce e più si è confrontati con emozioni forti, con pensieri che occupano la mente e rischiano di paralizzare. È importante imparare a conviverci, a gestirli e a esprimerli. Uno dei metodi più consigliati è proprio quello di passare all’azione, di interrompere i pensieri e impegnare la testa in un’attività. 

Tra le tante cose che vengono insegnate a scuola manca, secondo me, la consapevolezza. È un tema che mi sta molto a cuore e con il quale io mi confronto quotidianamente perché è fondamentale. Con gli anni la vita te la insegna ma perché non educare fin da piccoli a nominare le proprie emozioni e a implementare tecniche che li aiutano a farci i conti se difficili?! Alleggerirebbe sicuramente il loro bagaglio emotivo.

Saper guardarsi dentro ed essere in grado di trattarsi con gentilezza quando il gioco della vita si fa duro è un grande vantaggio. Impariamolo ma soprattutto insegniamolo ai più piccoli.

Una finestra sull’anima è come una finestra sul mare: ci si affaccia sull’infinito.

La tua mente è come un giardino

Vivere la vita in modo assorto non vuol dire provare tutto il tempo a essere felici… piuttosto significa trattare la tua mente come se fosse un giardino privato e prestare attenzione a cosa ci introduci e a cosa permetti di crescerci.

Winifred Gallagher

Questa citazione mi ricorda la favola dei due lupi nella quale un nonno spiega a suo nipote che dentro di noi abitano due lupi in lotta tra loro. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento,falso orgoglio, menzogna ed egoismo. L’altro è il lupo buono: vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede. Quando il nipote chiede al nonno qual è il lupo che vince la battaglia, il nonno gli risponde che altro non sarà che quello che viene nutrito di più.

Il modo in cui interagiamo con noi stessi conta così come contano le emozioni a cui diamo spazio per crescere. La nostra mente apprende secondo modelli e ci ripropone percorsi che già conosciamo. Se desideriamo interromperli perché non positivi dobbiamo creare spazio. Questo richiede energia e forza che dobbiamo essere disposti a mettere in campo per cambiare il modo in cui ci sentiamo. Un’emozione positiva richiama un’altra emozione positiva permettendoci di riempire un po’ di più la pancia del lupo buono. Non sarà un percorso lineare e ci saranno ricadute ma non dobbiamo perdere la fiducia nei nostri mezzi e provare a metterci di nuovo in carreggiata. Come diceva Jim Morrison, non è forte chi non cade ma chi cadendo ha la forza per rialzarsi.

Esco da un periodo difficile del quale è complicato scrivere. Queste parole mi danno forza e motivazione per continuare a remare, spero possano essere lo stesso per te.

Coltiva con cura i fiori del giardino della tua mente.

Un antico proverbio cinese

Goditi un momento di pace

e capirai

quanto è stato insensato affrettarti.

Impara a stare in silenzio

e constaterai

che hai parlato troppo.

Sii buono

e noterai

che hai giudicato gli altri in modo troppo severo.

Esserci

Se qualcosa dovesse accadermi, voglio essere presente.

Albert Camus

Essere presente con me stessa è un’arte che non sempre ho posseduto e su cui mi sto concentrando particolarmente da un anno a questa parte. Mi permette di mantenere il mio equilibrio e di avere un legame più costruttivo con me stessa.

Inizio le mie giornate chiedendomi innanzitutto come sto e adattando le mie attività di conseguenza rispettando ciò che mi sono prefissata ma modificandone il carico o il momento durante la giornata nel quale lo svolgo.

In passato tendevo ad alternare periodi in cui forzavo troppo la corda a periodi nei quali mi lasciavo andare e questo perché non ero connessa con la mia anima e con il mio spirito.

Essere presente con me stessa è per me diventato ora di cruciale importanza. Non fare accadere la vita ma esserne parte attiva, avendo una narrativa positiva con me stessa, mi aiuta a sentirmi meglio. Ho imparato a priorizzare alcune attività che so che mi fanno bene ma anche a spostarle nell’arco della giornata se non mi sento nella condizione giusta per svolgerle quando le avevo prefissate.

Il tutto senza sensi di colpa perché sono consapevole che non c’è altro giudice a giudicarmi che io stessa. Allora perché non volersi bene da subito e non vivere a pieno il proprio viaggio?!

Stai qui e ora

Vuoi far sì che le nuvole dei tuoi pensieri

passino?! Allora resta sempre

nel presente con il tuo spirito.

Le nuvole di pensieri aleggiano solo

nel passato o nel futuro.

Porta il tuo spirito nel presente e

i tuoi pensieri troveranno tranquillità.

Haemin Sunim

Spesso la nostra mente è impegnata a rimuginare nel passato o a fare piani per il futuro. Quando ci troviamo così assorti, dimentichiamo di vivere il presente. Portando la nostra attenzione in quello che io chiamo il “qui e ora” saremo in grado di vivere serenamente.

Un’attività che a me fa davvero molto bene in questo senso è il trekking, durante il quale, a seconda del terreno, mi scopro impegnata a concentrarmi su ogni passo. La mia mente non viaggia ma pensa solamente al sentiero che ho di fronte.

Un’altra bella caratteristica delle escursioni nella natura è che puoi fermarti ad ammirare la potenza e l’immensità dei paesaggi che questa ti regala. Così mi scopro affascinata da alberi felici e solitari. Cosa che, se lasciassi spazio ai viaggi della mia mente, non noterei nemmeno. Stare nel “qui e ora” arricchisce sempre.

Un albero felice e solitario in Sardegna