Mea culpa, mea maxima culpa: trascurare il blog non è cosa buona e giusta ma la mia assenza è giustificata. Ci siamo trasferiti nel corso dell’ultimo mese e la pausa è stata un po’ forzata ma molto dovuta alle circostanze.
In questo mese di assenza, nei ritagli di tempo, mi sono appassionata, ho fatto e visto cose degne di nota. Non definirei questo periodo di inattività come un ‘blocco dello scrittore‘, piuttosto lo chiamerei una ‘pausa creativa‘.
Non scrivendo attivamente, mi sono infatti resa conto che nel prossimo periodo desidero concentrarmi sul coltivare le mie due più grandi passioni.
La prima è quella dell’informazione di qualità. Chi mi conosce bene sa che avrei voluto diventare giornalista. Questo sogno l’ho accantonato per forza maggiore anche se non l’ho mai del tutto dimenticato. Io sono dell’opinione che l’informazione sia un bene e che, in quanto tale, abbia un suo prezzo. Chi ce la offre deve venire remunerato. Ciò purtroppo però non sempre avviene in un modo degno di essere definito giusto.
Ho deciso quindi di informarmi di più a livello locale leggendo nella versione a pagamento il quotidiano di Stoccarda, la Stuttgarter Zeitung, e supportando il giornale che quando ero bambina avrei voluto leggere da adulta, la Repubblica.
La seconda grande passione che coltiverò di più è quella delle lingue. Durante i miei vent’anni avevo indetto come sfida con me stessa quella di saper parlare quattro lingue fino al compimento dei trenta. Ora che vado verso i quaranta, o meglio che sono al giro di boa dei trentacinque, mi pongo ufficialmente l’obiettivo di arrivare a quota cinque lingue. Ho già bene in mente quale sarà la prossima lingua che apprenderò: il portoghese, variante del Brasile. Tanto per coronare questo obiettivo vi lascio qui una canzone che a me piace molto e di cui non ci capisco niente se non che il cantante si è innamorato.
Buon ascolto!
P.S. Niente panico però: qui continuerò a scrivere settimanalmente nonostante i miei due nuovi hobby.