Le origini te le porti dentro
„Se nasci in un posto non è detto tu debba morirci“. Questa frase l’ho ripetuta diverse volte nel corso della mia adolescenza e durante il mio periodo di studi. Era la mia filosofia e probabilmente anche quello che avrei voluto fare.
Provengo da Gaggiano, un paesino in provincia di Milano, il quale smise di essere il centro del mio quotidiano a 14 anni quando decisi di andare alle superiori nel capoluogo lombardo. Gaggiano è un paese molto carino e rurale: un’oasi felice alle porte di Milano. Io però non volevo più avere a che fare con le stesse persone che mi avevano accompagnata fino ad allora e aprire la mia mente incontrando gente differente. Si riveló la scelta giusta per me. Alle superiori incontrai persone d’oro che ancora sono presenti nella mia vita.
Quando all’università sognavo un lavoro che mi permettesse di viaggiare e vedere il mondo, anche Milano inizió a starmi stretta. In quegli anni feci la ragazza alla pari vicino a Lubecca e uno stage retribuito vicino a Stoccarda. Tutto a mie spese per non pesare sui miei genitori.
Trasferitami in Germania definitivamente nel 2012, iniziai a girarla per lavoro e per piacere. Diverse furono le mete dei miei viaggi: Berlino, Baden Baden, Heidelberg, Stoccarda, Siegen, Friburgo, Amburgo, Monaco di Baviera – per citarne alcune. Quando nel 2016 iniziai a viaggiare anche al di fuori dell’Europa, mi si aprì la mente del tutto. Mi trovai più di ogni altra cosa a mio agio a Leticia, una città della Colombia immersa nella Foresta Amazzonica, in cui la vita era semplice e senza alcun lusso. Da lì ho capito che a me per stare bene non serve molto. La compagnia giusta, del cibo, un tetto sulla testa e poca tecnologia.
Oggi però, ogni volta che vedo un campo di mais, penso a Gaggiano a quanto quel paese sia a me ancora così familiare. A quanto le mie origini siano così radicate dentro di me. Me le porterò per sempre dietro, non importa dove finirà questo mio viaggio chiamato vita.









