Proteggi i tuoi sogni
Quando avevo 16 anni feci per la scuola uno stage nello studio di un commercialista a Milano. Una mattina il padre di questo commercialista mi chiese cosa desiderassi fare da grande. „La giornalista!“, gli risposi senza esitare. Lui smontò subito il mio sogno dicendomi che se mio padre non era un giornalista, io in Italia avrei avuto poche chance di diventarlo.
Ripensando a questo episodio, mi è venuta in mente una frase che mi ha detto a marzo mia nipote Francesca: „Io, quando mi piace una cosa, non lo racconto“. Mi è sembrata subito un’affermazione molto matura per i suoi nove anni e ci ho visto del vero.
Quando si ha un sogno è meglio tenerselo per se e fare in silenzio il lavoro per raggiungerlo. Le persone, come quel signore, a volte parlano per dare aria alla bocca e non si rendono conto che le loro affermazioni possono tracciare un solco nella vita altrui. Meglio quindi essere cauti con ciò che ci sta a cuore. Parlandone non diventerà più reale ma muovendosi nella direzione per realizzarlo ci permetterà invece di guadagnare fiducia nei nostri mezzi e renderà il sogno più reale.
Io non mi lasciai scoraggiare da quel signore anzi. In realtà non sono diventata giornalista perché, dopo averci provato, mi sono resa conto che sarebbe stata una lunga strada quella che mi avrebbe condotta all’indipendenza economica e che la mia fame di autonomia era molto più grande della mia determinazione nell’inseguire questo sogno.



