Katzen Sciù Sciù
[Una sera a Cava de’ Tirreni, io e Dominik a cena da mia zia Rosetta con i miei cugini e i loro figli.]
Ornella: “Queste dovete provarle, si chiamano lingue di gatto. Come i dolci ma sono salate!”
Tonino: “Angela, e mò traduci: come si dice ‘lingue di gatto’ in tedesco?”
Io, rivolgendomi a Dominik: “Lingue di gatto significa ‘Katzenzungen’.”
Tonino: “Kats-zuuug”.
Dominik: “No, Katzzzzenunnngeeeennnn”.
Tonino: “Vabbuò, come ho detto io: Katse-zuge!”
Io: “Eh, diciamo meglio.”
[Dopo un po’ di tempo, esce Paolo dalla cucina.]
Simona: “Papà, papà: lo sai come si dice in tedesco ‘lingue di gatto’?”
Paolo: “No, e come si dice?”
Dominik: “Katzenzungen!”
Simona: “Dillo tu ora, papà!”
Paolo: “Katszuug!”
Io: “No, Katzennnzunnnngeeennn!”
Paolo: “Katszuuge!”
Dominik: “Katzenzungen, Katzenzungen!”
Paolo: “Eh sì, mò vabbuó: Katzen Sciù Sciù!”
Ecco, il bello di quando vivi una relazione internazionale e vai a trovare la tua famiglia in provincia di Salerno e trascorri lì le tue vacanze è che si inventano neologismi che poi diventano l’intercalare preferito tra te e il tuo compagno tedesco. Katzen Sciù Sciù, una parola da usare ovunque e in ogni contesto.
“Che facciamo oggi?”
“Katzen Sciù Sciù!”
