Gentilezza

Il panettiere è uno dei miei luoghi preferiti per osservare il mondo. È accessibile a tutti ed è per me un’ottima finestra da cui ammirare la società.

Il sabato mattina vado sempre alla panetteria Raisch di Weil der Stadt a comprare i Brezel e il pane per la nostra colazione lenta del weekend. Da Raisch lavora, credo da prima che io mi trasferissi qui, una signora gentile. Noi la chiamiamo a casa „la signora che fa girare il negozio“ perché è gentile ed efficiente. Da ai clienti doverosamente del Lei ed è discreta e professionale. Qualche settimana fa mi sono accorta che sul suo cartellino con il nome c’era scritto che lei è la direttrice della filiale. Non potevano scegliere persona migliore, ho pensato.

Oggi, dopo aver servito me, l’ho osservata servire un bambino di 9 o 10 anni a cui lei ovviamente ha dato del tu. Mi è sembrato così dolce il modo in cui ha elaborato le sue richieste che mi sono lasciata del tempo a impacchettare le mie cose per non perdermi la scena. Quando il ragazzino aveva pagato, l‘ho vista prendere un biscottino e offrirglielo. In quel momento si è accorta che io la stavo osservando e mi ha sorriso timidamente. Io, che mi son sentita scoperta, allora le ho detto: „Ne sarà felice!“. Quando il bambino ha allungato la mano per prendere il biscotto sono uscita.

A me chi esegue in modo gentile il proprio lavoro sta immediatamente simpatico. Credo sempre che svolgere il proprio compito in maniera corretta e amichevole sia un valore aggiunto. La gentilezza è positivamente contagiosa.

Piccoli gesti gentili

Stamattina mi è successa una cosa particolare. Stavo andando al mercato scendendo una strada in discesa che porta alla piazza principale di Weil der Stadt. Mi sono accorta però che la via era bloccata per i pedoni e che le transenne erano posizionate in un modo che mi impediva di passarci con il passeggino. Mi sono fermata e, mentre pensavo a quale via laterale prendere, ho notato un signore anziano dietro una finestra che muoveva la mano per salutarmi. Era lì seduto vicino al davanzale della sua finestra, con il giornale aperto, a guardarmi in modo gentile. Mi sono sentita notata e ho subito ricambiato il saluto con un sorriso. Il suo sguardo gentile mi ha infuso un senso di fiducia nel prossimo.

Questo aneddoto conferma uno dei miei principi cardini: piccoli gesti di gentilezza possono cambiare l’umore delle persone a cui li rivolgiamo.

Un’immagine creata con ChatGPT che riproduce, più o meno fedelmente, la scena da me descritta.

Regalare un sorriso non costa nulla

Camminare è gratuito.

La gratitudine è gratuita.

Essere gentili è gratuito.

Meditare è gratuito.

Chiamare un amico è gratuito.

Abbracciare qualcuno è gratuito.

Sdraiarsi sull’erba è gratuito.

Guardare il tramonto è gratuito.

Fare respiri profondi è gratuito.

Trascorrere del tempo nella natura è gratuito.

La luce del sole la mattina è gratuita.

La maggior parte delle cose in grado di guarirci sono gratuite.

Dal profilo Instagram di Hal Elrod

Da qualche mese incontro spesso la mattina presto nella mia via un signore anziano. Cammina con il deambulatore, è sempre vestito più pesante del necessario ed ha un cappellino in testa. L’ho notato subito perché ha lo sguardo malinconico, quello di chi ha avuto una vita pesante e ora è confrontato con la malattia. È sempre molto concentrato sempre sui suoi passi e sul percorso che ha da fare. Quando sono in giro con il passeggino, si ferma sul lato del marciapiede e mi fa posto. Dal semplice dirgli grazie sono passata a scambiarci qualche frase in più. Anche lui non è tedesco però mi capisce bene. Spesso sottolineo quanto lui sia diligente la mattina così presto nel fare la sua passeggiata. Lui, allora, timido mi sorride e mi fa sì con la testa.

A me non costa nulla essere gentile con lui anzi mi riempie il cuore quando vedo il suo volto illuminarsi nel fare un sorriso. A lui spero faccia piacere ricevere qualche parola di incoraggiamento in questa fase più faticosa della sua vita.

Un’amica una volta mi scrisse su un biglietto „Regalare un sorriso non costa nulla“ e per anni questo è stato il mio motto. Con il tempo ho imparato ad apprezzare i gesti di gentilezza incondizionati e credo ora sia giunto per me il momento di ridare indietro ciò che di bello la vita mi ha portato rendendo l’esperienza di chi mi circonda più piacevole.

Guardare il tramonto è gratuito

La mia religione

Questa è in parole povere la mia religione. Non c’è bisogno di templi e non c‘è bisogno di una filosofia complicata. La nostra mente e il nostro cuore sono il tempio; la filosofia è la gentilezza.

Dalai Lama

Oggi sulla mia app di meditazione Calm Tamara Levitt mi ha portato con questa frase a riflettere su quanto il motore della gentilezza sia in grado di muovere energie positive.

Io, per esempio, quando cammino per le strade della mia città e incontro qualcuno che non è assorto nei suoi pensieri e i nostri sguardi si incrociano, ho l’abitudine di salutare la persona con un sorriso cordiale. È una cosa che si usa fare qui in Germania e io l’ho subito fatta mia. La maggior parte delle volte le persone corrispondono il mio saluto illuminandosi nel viso. È per me un modo per dire: „Io ti vedo e ti porto rispetto salutandoti“.

Ho smesso di seguire un credo religioso ormai da diversi anni ma sono convinta che in ognuno di noi risieda il bene e che la vita non si stancherà mai di farcelo portare in superficie. Tutti noi possiamo irradiare la terra della nostra luce essendo gentili col prossimo: non costa nulla, fa bene al nostro cuore e a quello altrui.

Camminando per la mia città io saluto le persone con un sorriso gentile